Era da tempo che mi chiedevo quanta evasione fiscale ci fosse nei bar delle scuole.
Me lo chiedevo perché ho notato che durante gli intervalli quasi mai si fanno
gli scontrini (magari per servire qualche studente in più) e che in alcune
scuole il personale del bar si reca sui piani a distribuire panini, bibite,
pizzette e quant'altro (senza un registratore di cassa ovviamente !). L'anno scorso mi è successo di prendere un caffé a metà mattina e ricevere lo scontrino fiscale numero 4, ieri invece dopo l'intervallo ho ricevuto quello numero 45 !!!
E allora mi sono fatto un piccolo conto.
La scuola dove insegno ha circa 1000 studenti.
Ipotizzo che si rechino al bar ogni giorno il 30% degli studenti, cioè 300, e che ciascuno di essi spenda solo 1 euro (è l'ipotesi di una spesa media, alcuni alunni acquistano solo le caramelle, ma altri il panino con la cotoletta e la bibita che sommati fanno più di due euro).
Il bar della scuola incassa quindi 300 euro.
Ipotizzo che alla metà degli studenti venga rilasciato lo scontrino (ottimista ?), pertanto il nostro ipotetico bar emette scontrini per 150 euro, ma ne evade altrettanti.
I giorni di scuola in un anno sono 200: il bar della scuola ogni anno evade 30.000 euro.
Le scuole superiori delle province di Milano e Monza erano nel 2011 circa 130. (fonte). Quindi, ammettendo che il comportamento non sia dissimile in ciascun bar, il totale è: 30.000 * 130= 3.900.000 euro di evasione. Ovvero più di 800.000 di I.V.A. non pagata.
Perché i Dirigenti non prendono provvedimenti contro le società che gestiscono i bar della scuole ?
E perché invece di inventarci corsi di Cittadinanza e Costituzione non facciamo riflettere i nostri studenti anche sul significato di una semplice richiesta (tra l'altro non si dovrebbe nemmeno chiedere) di emissione di uno scontrino ?
Me lo chiedevo perché ho notato che durante gli intervalli quasi mai si fanno
gli scontrini (magari per servire qualche studente in più) e che in alcune
scuole il personale del bar si reca sui piani a distribuire panini, bibite,
pizzette e quant'altro (senza un registratore di cassa ovviamente !). L'anno scorso mi è successo di prendere un caffé a metà mattina e ricevere lo scontrino fiscale numero 4, ieri invece dopo l'intervallo ho ricevuto quello numero 45 !!!
E allora mi sono fatto un piccolo conto.
La scuola dove insegno ha circa 1000 studenti.
Ipotizzo che si rechino al bar ogni giorno il 30% degli studenti, cioè 300, e che ciascuno di essi spenda solo 1 euro (è l'ipotesi di una spesa media, alcuni alunni acquistano solo le caramelle, ma altri il panino con la cotoletta e la bibita che sommati fanno più di due euro).
Il bar della scuola incassa quindi 300 euro.
Ipotizzo che alla metà degli studenti venga rilasciato lo scontrino (ottimista ?), pertanto il nostro ipotetico bar emette scontrini per 150 euro, ma ne evade altrettanti.
I giorni di scuola in un anno sono 200: il bar della scuola ogni anno evade 30.000 euro.
Le scuole superiori delle province di Milano e Monza erano nel 2011 circa 130. (fonte). Quindi, ammettendo che il comportamento non sia dissimile in ciascun bar, il totale è: 30.000 * 130= 3.900.000 euro di evasione. Ovvero più di 800.000 di I.V.A. non pagata.
Perché i Dirigenti non prendono provvedimenti contro le società che gestiscono i bar della scuole ?
E perché invece di inventarci corsi di Cittadinanza e Costituzione non facciamo riflettere i nostri studenti anche sul significato di una semplice richiesta (tra l'altro non si dovrebbe nemmeno chiedere) di emissione di uno scontrino ?